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Elisa: “Luca, in cosa consiste il cantiere “Il Calderone delle Parole”?
Luca: “E' un cantiere che da spazio alla parola, alla storia del nostro gruppo con il racconto di quello che è successo in questi 20 anni. Con alcuni ragazzi del clan stiamo preparando delle attività da fare per il Thinking Day e per la chiusura dell'anno scout attraverso le quali ripercorreremo il passato citando eventi storici del gruppo. Ma il racconto non sarà solo il nostro: tutti saranno convolti nello scrivere”.
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Elisa: “Come procede il lavoro del cantiere?”
Luca: “ Beh, per ora è tutta una fase di programmazione, abbiamo fatto riunioni, programmato attività, fatto un elenco delle priorità e organizzato per prima cosa l'incontro del 22 febbraio. Poi, pian piano, cercheremo di assolvere a tutti gli impegni in modo da arrivare all'appuntamento di giugno preparati”.
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Elisa: “Cosa si farà al Thinking Day di quest'anno?”
Luca: “Ci saranno attività in cui coinvolgeremo soprattutto i bambini tra gli 8 e gli 11 anni che non fanno parte degli scout, all'interno delle quali si alterneranno momenti diversi: dalla proiezione delle foto e da racconti a momenti di musica, danza e giochi tipici degli scout come, per esempio, lo scalpo. Tutto questo per far conoscere loro come giocare e divertirsi non facendo i soliti sport ma alla maniera degli scout del Guidonia 3.
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Elisa: “Cos'è il Thinkig Day per te?”
Luca: “È un giorno speciale che si festeggia ogni anno, nel quale noi scout ci fermiamo a pensare, come dice il nome, allo scoutismo e alla sua diffusione nel mondo ricordando soprattutto quegli scout che si trovano più in difficoltà perchè abitano in paesi poveri e svantaggiati ma che nonostante tutto credono e testimoniano i valori scout.
E' una ricorrenza importantissima per me, ricorrenza che ha voluto il fondatore dello scautismo Baden Powell in cui di solito si sceglie un tema unico per tutti gli scout ma che ogni gruppo poi sviluppa a suo modo.
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Elisa: “Qual'è il tuo miglior ricordo nel gruppo?”
Luca: “Il ricordo migliore è il momento in cui realmente abbiamo dato vita al gruppo perchè da lì è partito tutto ed è grazie a quello che dopo vent'anni siamo ancora qui. Così ne potrete fare altri venti. Si, credo che proprio quella prima aperturà è il migliore ricordo che ho.
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Elisa: “Cosa pensi di fare in futuro per il gruppo?”
Luca: “Sicuramente penso di dare una mano nel mio piccolo quando verrò chiamato in causa, soprattutto nei momenti importanti dando una testimonianza sulle origini del gruppo. Insomma, dare una mano dove si richiede esperienza su alcune tematiche. Ma soprattutto testimonianza.
Ringraziamo Luca per il tempo a noi dedicato e per averci regalato un po' di quelle enormi emozioni che viviamo tutt'ora in questo gruppo.
Allegato a questo articolo trovate una piccola raccolta di foto dei primi anni del gruppo, speriamo che vi emozionino come hanno emozionato noi...